L'allevamento allo stato brado
Nel parco dei Monti Sibillini, dove nasce l'antica arte della norcineria, esiste uno dei pochi allevamenti di maiale allo stato brado censiti in Italia, con un impatto ambientale pari a zero e risultati di altissima qualità.
Classificata nel 2014 come "allevamento etico", questa realtà nasce molto tempo prima dallo spirito e dalla caparbietà di Giuseppe Fausti e sua moglie Ada, con l'obiettivo di tenere vive le tradizioni dei nonni e del proprio territorio.
I circa 400 capi infatti vengono allevati allo stato brado, a quasi 1000 metri di altezza in un'ampia distesa di prati e boschi.
La maggior parte sono Cinti e Grigetti, una razza autoctona, abituata al terreno sconnesso del bosco. Al contrario dell'allevamento all'aperto, dove spesso gli animali vengono ricoverati all'interno durante la notte, qui i suini vivono liberamente e si alimentano in completa autonomia: bacche, ghiande, erbe, ma anche i frutti e la verdura che riescono a rubare nel vicino frutteto.
Si abbeverano nelle sorgenti naturali presenti nel bosco, non addizionate di cloro, e sui 100 ettari di terreno in cui vivono non vien impiegato alcun fitofarmaco.
La filosofia? solo metodi naturali, a prova di celiaci
Il risultato si nota subito all'assaggio: le carni regalano un diverso sapore da una stagione all'altra, poichè assorbono tutti gli aromi ed i profumi che la natura ha ceduto in quel periodo.
Per questo motivo per la mattazione vengono preferiti i mesi invernali, in cui le carni risultano più asciutte e il grasso regala i sentori di bosco e ghiande di cui i maiali vanno ghiotti in questa stagione!
Inoltre, il basso tasso di umidità consente di raggiungere risultati eccellenti in stagionatura, evitando del tutto l'impiego di conservanti o antiossidanti.
Dunque, se da una parte questo metodo di allevamento significa rese inferiori per l'allevatore, dall'altro garantisce risultati di altissima qualità.
In questo contesto, le uniche vaccinazioni eseguite sono quelle contro la malattia di Aujeszky, come da piano obbligatorio nazionale. Non viene somministrato nessun antibiotico, nient'altro.
Adotta un maiale
Così facendo Giuseppe e Ada, aiutati oggi anche dalla figlia Valentina e dal suo compagno Ciro, realizzano in questo angolo di paradiso un allevamento a ciclo chiuso, in cui i maiali nascono, crescono e vengono allevati, lavorati e stagionati. Tutto fatto da loro, tutto a Norcia.
E si tratta di una realtà così unica che dal tutto il mondo, dall'Oman all'Oregon, arrivano le prenotazioni per le adozioni.
Proprio così: contattando Valentina oppure attraverso il loro sito potrai scoprire come fare per adottare un maiale.
Una volta, infatti, le famiglie allevavano nel cortile il proprio maiale, che poi macellavano una volta all'anno con l'aiuto del norcino.
Oggi crescere un maiale in casa non è proprio da tutti! Ma grazie all'iniziativa della famiglia Fausti l'antica tradizione rivive, anche nella festa di rito che segue la mattazione, in cui la famiglia del norcino si riunisce con i proprietari del maiale intorno alla padellaccia, piatto di antica tradizione cucinato con alcune delle carni appena ottenute.
Il resto del maiale viene poi trasformato e stagionato secondo il gusto del proprietario, ma sempre in modo rigorosamente naturale.
I prodotti
Indimenticabili: capocollo, pancetta arrotolata, salame e salsiccia fresca.
Negli insaccati viene aggiunto solo vino senza solfiti, finocchietto selvatico, sale e pepe, pochissimo aglio.
Nessun additivo aggiunto, nessun legante o conservante.
Il pezzo forte, però, è il prosciutto, il cui sapore varia a tal punto in base alle stagioni da vantare addirittura tre tipologie diverse:
- autunno-primavera: il più delicato
- inverno: il sapore si fa più deciso
- profumi di bosco: tra la fine di Dicembre e il mese di Gennaio i sentori di bosco diventano predominanti
Un prosciutto da Oscar
Il prosciutto di Maiale Brado di Norcia ha addirittura vinto nel 2012 l'Oro del Gusto alle olimpiadi di Londra, come miglior prosciutto al mondo!
E se ancora ci fosse bisogno di conferme, l'azienda è stata premiata nel 2011 da Coldiretti con l'Oscar Green Economy ed ha ottenuto nel 2013 il premio Good Pig rilasciato da Compassion in World Farming, per il suo rispetto del benessere sia di scrofe che di suini da ingrasso.
Ma a noi, d'altra parte, certificazioni, etichette e targhe non interessano più di tanto.
Noi diamo credito alle persone, ai prodotti assaggiati e alle imprese di valore.
E questa del Maiale Brado di Norcia è certamente una realtà da conoscere e assaggiare!
Norcia, 06046
Perugia / Umbria / Italia
Telefono fisso: 0743817829
Telefono cellulare: 3334178434
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Scopri le storie di Maiale brado di Norcia

Il maiale a Norcia? Poco, ma brado
Ci sono zone, in Italia, da sempre votate al maiale. E poi ce n'è una in cui la tradizione è così forte e radicata da aver fatto della lavorazione del maiale addirittura un'arte.Siamo a Norcia, in Umbria.
Ma di maiali, neanche l'ombra. O quasi....